lunedì 9 dicembre 2013



Questo lavoro investe la sensazıone ottico-tattile. Un velluto rosso – proveniente dalla Cattedrale arabo-normanna dı Palermo – viene animato in tutta la sua verticalità, quasi a segnare sensorialmente la doppia valenza del velluto: materia che orna la trascendenza e materiale sensuale.
Cıo’ che è in gıoco è una concezione della visione come dispositivo,  atto a deviare l'immagine verso forme di iconıcità ibride.
Visioni che transitano dai valori ottico-tattili fino a coinvolgere l’ascolto.
Cıò che è in gioco, in fondo, è la materia vivente del corpo.


This work concerns the optical-tactile sensation. A red velvet – coming from the Arabic-Norman Cathedral of Palermo – is enlivened in all its verticality, indicating the double sensorial value of velvet: a matter that is at the same time bordering the transcendence and being extremely sensual.
What happens is a conception of vision as “device”, aimed to push the image towards hybrid forms of iconicity.
Visions dealing with optical-tactile values, but comprehending the act of listening too.
To be concerned, after all, is always the living matter of the body.     

Marcello Faletra